rayden |
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| < Erano passati pochi giorni da quando Akira era stato riconosciuto ufficialmente come Quincy. I suoi genitori erano stati molto contenti: suo padre gli aveva regalato un nuovo portatile, sua madre gli aveva preparato la sua torta preferita. Nei giorni seguenti aveva passato diverse ore nella sala di allenamento, con suo padre ed altri quincy a mettere in pratica quello che il sensei gli aveva insegnato. Una mattina suo padre lo prese da parte. >
- Akira, dovresti presentarti alla casata a cui la nostra famiglia appartiene da generazioni. Credo che sia il momento. -
- Non so se sono pronto. Forse dovrei prepararmi ancora un po' ... -
- Ormai sei un Quincy. Devi iniziare a impegnarti per la nostra missione, o vocazione se preferisci. -
< Il padre si allontano', lasciando Akira immerso nei suoi pensieri. >
" Hai ragione. E' arrivato il momento. "
< Passo' il resto della giornata a prepararsi, a fare esercizi con l'arco, a studiare antichi testi e resoconti sulla casata a cui era predestinato, in un certo senso. A cena mangio' poco e ando' a letto abbastanza presto, anche se dormi poco ed il sonno fu piuttosto agitato. >
< All'alba si alzo' ed usci' di casa. Si era messo la tradizionale veste bianca dei Quincy, perfettamente pulita e stirata. Il palazzo in cui aveva sede la casata era abbastanza lontano da casa sua, quasi dall'altra parte della citta'. Ci volle quasi un'ora per arrivarci in autobus. Sceso alla fermata cammino' per altri cinque minuti, prima di fermarsi davanti ad un portone massiccio di legno, che sbarrava l'accesso ad una grande villa in stile classico, ad un piano.
Busso' alla porta; dopo alcuni minuti arrivo' un tizio, vestito di bianco e con la faccia inespressivo. >
- Buongiorno, sono Akira Mito, della famiglia Mito. Sono qui per chiedere l'onore di entrare a far parte di questa casata. -
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