manu.94 |
|
| Era una giornata soleggiata anche se non molto torrida, Oda era seduto sotto l'ombra di una robusta quercia nel giardino degli Shukaku. Il giovane shinigami stava sorseggiando del tè riflettendo su alcune cose che riteneva essenziali per se stesso. Oda posò la tazzina nel piattino e si mise con gli occhi chiusi e le gambe incrociate, come se meditasse, stava riflettendo molto attentamente, quando ad un tratto sentì aprirsi lentamente la porta scorrevole che dava sul giardino, Esso con un salto balzò sulle quercia, nascondendosi nella sua chioma tra i rami. Dalla porta uscì un uomo non molto alto con un'aria sospetta, era come se cercasse qualcuno, si guardava intorno e teneva una certa guardia. non mi piace affatto* pensò Oda Il giovane intanto stava raccogliendo reatsu nelle proprie mani, pronto ad utilizzare la sua tecnica Tōketsu tatchi <tocco congelante>, ma prima che potesse scagliarsi contro di esso udì delle parole che lo trattennero. <Signor Oda sono stato inviato quì dal Capitano, mi ha incaricato di informarla che è urgentemente atteso nel palazzo della prima brigata> non si sà mai* tra se e se con tono sarcastico. E si lanciò contro di esso come un fulmine, toccandogli le mani e congelandoiele addosso al corpo, come se fosse legato. Dopo averlo toccato Oda rispose all'uomo <Scusi ma non si sà mai chi is ha di fronte.. stia tranquillo il ghiaccio si scioglierà tra poco.. Comunque grazie mille dell'informazione !> E sparì lasciando il poveretto congelato. Si diresse immediatamente al palazzo della prima brigata, dove venne accolto nella sala d'attesa e gli venne detto di attendere lì. Nella sala d'attesa c'era anche un'altro ragazzo con un'aria particolare.
|
| |