| <Ishion camminava a testa bassa. Pensava ancora alla misera figura che aveva fatto a lezione. Distrarsi era sicuramente ciò che gli riusciva meglio in quel periodo. Qualcos'altro occupava ultimamente i suoi pensieri, sin dall'allenamento con il suo ultimo sensei Quincy. Ishion aveva ottenuto quello che voleva: la sua famiglia non gli faceva più pressioni per convincerlo a dare la caccia agli hollow, dato che aveva accettato quell'incontro alle Cascate della Sapienza. Il patto era stato rispettato alla perfezione, ora era libero di essere un ragazzo normale... con poteri fighissimi.> "E allora perché" <si disse> "sto indossando questa?"<il suo sguardo cadde sulla camicia bianca che stava indossando. Era la stessa dell'uniforme da battaglia della sua famiglia, sbottonata a metà in modo da permettergli di respirare e non farlo sembrare un damerino. Quella mattina, quando si era svegliato, aveva provato a indossarla e l'aveva adattata al suo look: sembrava essere fatta apposta per lui.> "Responsabilità." <quella parola non gli andava completamente a genio. Sin da quando aveva scoperto i poteri della sua famiglia era stato entusiasta di sapere che era diventato speciale. Ma poi, quasi subito, arrivarono la disciplina, le regole, lo studio, i rimproveri. Essere un Quincy era diventato sempre meno divertente e sempre più una seccatura.> "Adoro i miei poteri, voglio svilupparli ma.. perché non posso fare semplicemente quello che voglio? Responsabilità nei confronti di chi? I Quincy possono sicuramente cavarsela anche senza di me nel combattere chiunque vogliano indicare come un nemico" <ishion non aveva mai visto un hollow o uno shinigami, non dal vivo almeno. Gli era stato raccontato dell'odio secolare che scorre tra l'una o l'altra categoria. Non che avesse capito molto, ma la cosa non gli interessava particolarmente: i battibecchi degli altri non gli interessavano. Quello che gli interessava era il potere e le tecniche che i Quincy potevano insegnargli. All'improvviso gli vennero in mente le parole della prof: "la vita ci offre tante opportunità ma sta a noi scegliere quale strada prendere..."> "Non so ancora che tipo di strada prenderò, so solo che i miei poteri fanno parte di essa" <pensando ciò cambiò completamente direzione e, anziché andare a casa sua, si diresse nel posto dove sapeva che i Quincy erano soliti riunirsi e allenarsi> "Nessuna imposizione" <pensò mentre un desiderio di potere sempre più forte cresceva in lui> "Le regole qui le faccio io". <cominciò a correre sempre più velocemente quando, arrivato al cancello del ritrovo, si fermò di colpo. Poteva percepire non molto lontano da lui una forza spirituale impressionante. Davanti ai suoi occhi riconobbe il capo delle casate dei Quincy in persona! L'aveva visto raramente nella sua vita, tutte le volte in cerimonie e festività particolari che riunivano sempre un gran numero di Quincy. Con la sua solita esuberanza corse verso di lui> -Mi perdoni, comandante generale! Il mio nome è Ishion Rashamon e sono qui dinanzi a voi perché.. beh.. - <le parole stavano per morirgli in bocca, vista la soggezione che riusciva a dargli una figura così imponente e seria. Ma ora non poteva tirarsi indietro.> -voglio che i miei poteri da Quincy crescano ulteriormente
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